Distribuzione dei fulmini negli Stati Uniti

In questo articolo si tratta della distribuzione dei temporali negli Stati Uniti d’America. Vi propongo questo per due ragioni: 1) la presenza di dati numerosi, attendibili e diffusi, 2) la possenza dei fenomeni temporaleschi in quest’area del mondo. Come parametro di “temporalicità” scusate il termine utilizzerò ancora il numero di fulminazioni, presentandolo su una rappresentazione cartografica.

Considerazioni sulla mappa

A livello generale possiamo notare diverse situazioni generalmente conosciute e pensabili a priori:

  • Le zone marine sono meno temporalesche di quelle terrestri ( stabilità atmosferica).
  • Le fulminazioni sono molto infrequenti alle alte latitudini.
  • Le zone a ovest delle Montagne Rocciose sono assai meno temporalesche di quelle ad est della catena.
Immagine radar di un sistema temporalesco in evoluzione sull’est degli Stati Uniti. Dall’immagine si nota il suo legame con un centro di bassa pressione ( tipica rotazione delle precipitazioni ).

Situazioni meno aspettate e molto interessanti sono invece:

  • Le fulminazioni sono molto presenti sull’Oceano Atlantico, anche a grande distanza dalle coste. Sull’Oceano Pacifico sono quasi assenti al largo delle coste occidentali del Nordamerica.
  • Nella zona artica e subartica i temporali tendono a spingersi più a nord nella porzione occidentale del continente mentre a est si fermano a latitudine più bassa.
  • Si nota una correlazione molto scarsa tra catene montuose e fulminazioni. Al contrario dell’Europa le fulminazioni maggiori si concentrano in zone non montuose.
  • All’interno del Continente uno vastissima area è interessata da livelli di fulminazioni molto elevate.

Come possiamo spiegare questi punti?

  • Le coste pacifiche sono percorse da una corrente fredda ( la corrente della California) che rende il mare freddo e inibisce la convezione. L’area interna inoltre non è generalmente interessata da temporali a causa della persistente stabilità atmosferica ( anticicloni)
  • Le zone subartiche canadesi dell’ovest (es. Alberta, Manitoba e altre province delle praterie) sono continentali e quindi favorevoli alla convezione. Queste aree sono raggiunte a volte dalle correnti calde provenienti da Sud ( Golfo del Messico e Grandi Pianure degli Usa). Le zone subartiche ad est sono interessate dalla presenza oceanica dell’Oceano Atlantico e della fredda Corrente del Labrador nonchè dalle gelide acque della Baia di Hudson che rendono il clima estivo più freddo e meno adatto ai temporali.
  • I temporali negli Usa sono creati frequentemente dallo scontro tra masse d’aria di origine diversa sulle Grandi Pianure ( aria fredda dal Canada e aria calda dal Golfo del Messico) e molto meno dal sollevamento orografico.
  • Essendo le Grandi Pianure sbarrate a est e a ovest da catene montuose che corrono nel senso dei meridiani l’aria calda e umida riesce a salire indisturbata dal Golfo e a sedimentarsi sulle Grandi Pianure.

Quali sono le aree più temporalesche del Nordamerica?

Le aree più temporalesche sono la Florida, le pianure costiere del Golfo del Messico e le zone centro-orientali ed orientali di Oklahoma e Kansas.

Incredibile tornado a supercella sulle pianure del Kansas ( USA)

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